Pensieri e parole del Jack

Francesco Cigarini: il piccolo grande eroe

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Terminto il gp di Barhain, pensó sia d’obbligo consumare un poco di tinta per riflettere sul classico “Formula 1 is dangerous”. Quello che abbiamo visto ieri non può lasciarci indifferenti, perchè il fattore umano in questa era tecnologica, gioca un fattore a volte determinante per una vittoria clamorosa o un frustrante fracasso.

L’amico Mario, sui social networks, faceva giustamente notare come la posizione della gamba del meccanico di Ferrari non era la ottima, giusto prima che Kimi salisse dal box. Però mi chiedo: cosa non funzionò e perchè si accese la luce verde in un momento così critico?

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E torniamo al fattore umano: momenti di tensione, di grande reponsabilità, giocando al limite, nei quali un piccolo e banale errore può separare la gloria dalla delusione. Lo stesso ragionamento lo potrei applicare alla manobra di Max con Lewis: perchè buttarsi nel buco e non tenere un poco di pazienza, la gara era lunga…

Però dal sofà di casa tutti abbiamo ragione, ma spero che tutti abbiamo goduto di un buon spettacolo, malgrado le restrizioni e i calcoli dal muro che in certi momenti inevitabilmente offuscano questo aspetto. La gara ha confermato che Ferrari e Mercedes hanno iniziato la stagione in sesta, e dispiace vedere la eliminazione forzata delle Red Bull in questa lotta.

La sorpresa, Toro Rosso: tutta un’altra storia rispetto all’esordio in Melbourne. Bel duello nella mezza griglia, con McLaren e Haas in progresso, Renault e Force India con molto lavoro davanti e Sauber meglio in gara che in prestazione pura.

La delusione, Williams: il team lo aveva ammesso prima dei test che erano in ritardo, però spero che possano incontrare presto il ritmo.

Una pronta recuperazione, Francesco!

Ci sentiamo,

Bruno.

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