Pensieri e parole del Jack

La nuova Ferrari 2018: rumori e speranze (molte)

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La stagione 2017 si è conclusa nel segno della lotta tra il Ferrari SF70 e il Mercedes W08, specialmente nella prima parte della stessa. Mercedes vedeva come era complicato incontrare il “punto ottimo” nella sua posta a punto, come lo stesso Valtteri Bottas diceva in giugno: “Credo che il W08 è sensibile tanto meccanicamente come aerodinamicamente”.

“Se lo fai tutto bene, è la macchina più rápida dello schieramento; se no, è complicato”. Ferrari chiese prima delle prove una “clarificazione” alla FIA, al riguardo del “trucco” del sistema FRIC, di cui non era provvisto il bolide della Scuderia.

f1.com

La proibizione imposta al rispetto, generò chissà la sopra-detta sensibilità delle Frecce d’Argento alla ora di impostare il migliore set-up. Però, la maggiore distanza tra gli assi della tedesca, risultò un vantaggio con rispetto ai rivali, con un maggior equilibrio generale durante tutto il mondiale.

Toto Wolff spiegava la giocata: ”Con il nuovo regolamento, i cerchioni e le gomme più larghe e le cariche generate sulla sospensione… tutto ci portò a una macchina più larga. Poteva metterci in svantaggio nei circuito stretti, pero lo svantaggio è piccolo se lo compariamo col vantaggio che avremo nelle piste di alta velocità…

Si trata di incontrare il maggior compromesso in ogni gara, per 20 gare…. Le voci che sembrano essere uscite dalla Gestione Sportiva della Scuderia, sembrano indicare che lo staff di Mattia Binotto ha preso buona nota e che si profilano cambi per il 2018, con un passo più lungo (tra 6 e 10 cm.) rispetto al 2017, con nuovi radiatori, destinati a migliorare la efficienza aerodinámica del nuovo progetto.

Pino Allievi scriveva il passato 30 Dicembre sulla Gazzetta dello Sport, che in Maranello sono sicuri che “la Rossa ci sorprenderà”. Viste le nuove norme e, considerando che nel 2017 su 40 partenze Mercedes sperimentò un solo cedimento e conquistò 12 vittorie e due campionati, devo dire che da quì non posso, come “tifoso”, che fare solo tanti auguri a Sergio Marchionne, che punta al mondiale del prossimo anno.

Tante volte in Italia, leggendo Autosprint, “la Gazza” o ascoltando le notizie sulla RAi, mi sono illuso troppo presto, e poi… In Montmelò chissa tornerò a sognare, o no…

Ci sentamo più tardi

Un abbraccio, Jack

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